Il truck itinerante Blackberry creato da Forchets OUTheLine per promozionare lo smartphone Blackberry Curve 8520 ospiterà Milano Shopping Night con il patrocinio dalla Provincia di Milano.
Milano Shopping Night, un progetto nato per valorizzare la creatività italiana, si affida infatti a Forchets e BlackBerry per mettere in mostra i nuovi talenti della moda e del design nostrani.
L'evento si terrà in due sessioni diverse, il 18 e il 20 novembre, appuntamenti in cui Milano Shopping Night darà un assaggio dei contenuti pensati per il grande evento patrocinato dalla Provincia di Milano che si terrà a gennaio 2011 presso il Museo della Scienza e della Tecnologia.
Il 18 novembre, in zona Bicocca, sarà la giornata dedicata ai designer (di gioielli e più prettamente di arredo) mentre il 20, nel centro città, verranno messi in evidenza gli stilisti (abiti e accessori).
Durante questi appuntamenti, una giuria composta da persone che lavorano presso l'agenzia di comunicazione milanese Forchets e BlackBerry, in qualità di esperti della comunicazione, premierà la creatività dei giovani talenti. Ai vincitori di ciascuna categoria verrà regalato un BlackBerry® Curve™ 8520.
Le immagini di tutte le opere in concorso saranno visibili su un totem posto all’esterno del truck; i lavori che costituiscono la short list evidenziata da una prima selezione, invece, saranno esposti a lato del truck stesso.
Durante tutto il mese di novembre Forchets OUTheLine ha ideato, programmato e realizzato una serie di iniziative promozionali -°©‐ azioni di street marketing, l'evento itinerante e un concorso a premi -°©‐ per far conoscere in modo più approfondito al pubblico lo smartphone BlackBerry® Curve™ 8520. Inoltre, Forchets Digital ha sviluppato il sito ad hoc www.scopriblackberrycurve8520.it, online fino al 31 dicembre.
lunedì 22 novembre 2010
mercoledì 26 maggio 2010
gli articoli su di noi
http://www.mymi.it/it/today/shopping-night-al-teatro-litta
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=52483&titolo=ShoppingNight
http://www.modaestyle.com/milano-shopping-night/
http://www.milanodabere.it/milano/attivita/shopping_night_di_primavera_21078.html
http://www.giornaledizona.com/notizie/spettacolo/shoppingnight.asp
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=52483&titolo=ShoppingNight
http://www.modaestyle.com/milano-shopping-night/
http://www.milanodabere.it/milano/attivita/shopping_night_di_primavera_21078.html
http://www.giornaledizona.com/notizie/spettacolo/shoppingnight.asp
giovedì 20 maggio 2010
ShoppingNight di Primavera - 27 maggio 2010 al teatro Litta

La seconda edizione dell’evento che crea un network tra i marchi più dinamici della creatività italiana, vetrina di avanguardia e talento.
ShoppingNight è nata dall’idea di trasformare il semplice "shopping" in un vero e proprio evento dedicato alla nuova generazione milanese e non solo, una vetrina originale che da spazio a un selezionato gruppo di stilisti e designer, guidati dallo stesso intento: comunicare l’innovazione e la grinta attraverso l'originalità e la qualità
dei loro prodotti.
L’occasione per una serata mondana, un momento in cui lo shopping sia al contempo chic e glam.
Il target a cui si rivolge questo progetto è un pubblico up-to-date, caratterizzato dal comune interesse per le nuove tendenze che Milano propone.
ShoppingNight nasce da un’idea di un pool di giovani professionisti nel settore della comunicazione, della moda, delle pubbliche relazioni e dell’organizzazione di eventi che, come gli espositori, condivide la voglia di emergere con qualità e classe in un panorama sempre ricco di novità ma dal contenuto poco incisivo in una città che dovrebbe essere invece promotrice di queste iniziative.
Da qui nasce la voglia di creare un movimento che generi mercato e conoscenza delle nuove realtà.
L’obiettivo è dare un senso di continuità e creare un appuntamento fisso nella vita Milanese ed un incubatore di tendenze sempre rinnovate da scoprire e apprezzare.
Il foyer del Teatro Litta ospita la seconda edizione dell'evento: uno spazio affascinante nel cuore della città, elegante e raccolto che ben corrisponde alla nostra creatività. L'occasione per un momento di ricercata ma scanzonata socialità, un aperitivo coordinato dagli Chef Marco Bianchi e Manuela Vanni, autori di diversi testi, ed un concerto del pirotecnico Andrea Giops.
GLI ESPOSITORI
Una rosa selezionata, grintosa e innovativa di creativi propone le loro realizzazioni esclusive: prodotti di nicchia e di design che spaziano dagli abiti agli accessori, dai gioielli alle opere d’arte, espressioni dei nuovi talenti.
A Fault e la sua onirica follia, Alyky e la calda nuova eleganza, Biscuit Design e il lusso per i più piccoli, Celia Batte e la linearità delle proporzioni sottili, Daniela Farah e la creatività che fa viaggiare, Thais e l’armonica femminilità, Individuals e le forme che assecondano i movimenti, Lampony e la legerezza delle pietre, Stella Esteban e le creazioni che diventano pezzi unici, Ludob e la disinvolta attenzione ai dettagli, Mua Mua e la travolgente originalità delle sue creature, Marilù Fernandez testimonial della colorata cultura siciliana, Talemi e le scarpe uniche e irripetibili, Gattacicova e l’eleganza decontractée, Giia e l’architettura à porter.
ShoppingNight nasce da un’idea di Valeria Gulotta, p.r. e organizzatrice dell’evento,
e si avvale della preziosa collaborazione di Roberto Cazzaniga e Clarissa Pelucchi.
venerdì 2 aprile 2010
A Uovo Performing Arts Festival....

Ogni anno Uovo propone performance di grande livello. Dallo scenario contemporaneo e internazionale preleva quanto più di insolito e "indisciplinato" è reperibile, portando sulla scena esperimenti arditi e inconvenzionali.
Quest'edizione, concentrata in una kermesse breve ma intensa, ha fatto conoscere l'incredibile lavoro di un gruppo belga, Ontroerend Goed. Di cui non si sapeva pressochè nulla sino ad ora.
Esperienza unica nel suo genere che ho vissuto in prima persona, Internal, il titolo del loro "spettacolo", radicalizza il concetto di interazione fra pubblico e attori. Al punto che non ci sono più distanze né formalità. La scena è per entrambi, ma questo lo si apprende solo dopo, al termine di una mezz'ora folgorante e irripetibile. Si entra 5 alla volta. Una tenda sfiora i corpi, talmente è vicina, e lentamente si alza. Di fronte compaiono 5 persone, sulla trentina, che iniziano a scrutarci, in silenzio. Veniamo quindi condotti in una piccola cabina illuminata da candele. L'altro, il partner, versa del vino in bicchieri decò. E lì inizia il gioco, intrigante, intimo, sincero, con la tacita complicità che può legare solo 2 sconosciuti. Le domande sono personali, ma le risposte non tentennano, arrivano dritte alla meta senza filtri. L'imbarazzo e la formalità sono dimenticati: si è a nudo di fronte a chi si vede per la prima volta. Al termine del tete à tete ci disponiamo tutti e 10 in cerchio, e in quella situazione, gli "attori" raccontano di noi agli altri, seppure con estrema delicatezza e attenzione. Fino alla fine, in un alternarsi di silenzi e parole, di sguardi e rivelazioni, e persino di abbracci. Gli ultimi istanti sono una danza "privata" fra noi e loro, mani nelle mani e occhi negli occhi. Un saluto fugace poi, quasi triste, per la consapevolezza che il nostro tempo è finito, scivolato via come favola meravigliosa.
Trailer di Internal
giovedì 1 aprile 2010
che gruccia!


Anche le grucce, che hanno l’onore e l’onere di sorreggere i nostri abiti e sovrintendere all’organizzazione del guardaroba garantendone razionalità e ordine, hanno diritto al loro momento di celebrità. È per questo che un’artista ha deciso di concedere loro gli onori dell’haute couture.
e essere anche parecchio spazioso per riuscire a contenerne alcune. Meritano di essere esposte dove tutti possano ammirarle. Sono opera di Leigh Pennebaker, che vanta alcune esposizioni niente meno che nelle vetrine di Saks Fifth Avenue, tra gli altri: un curriculum che spiega tante cose.
domenica 21 marzo 2010
martedì 9 marzo 2010
la dolce vita del Mali





Negli anni Sessanta, mentre l'Italia sogna le luci di via Veneto, il Mali conquista l'indipendenza. La capitale Bamako scopre la gioia della libertà: la notte si balla, di giorno si ostentano mode occidentali. In una mostra a Londra gli scatti di Malick Sidibé, gigante della fotografia africana, raccontano quell'epoca e gli anni Settanta
lunedì 8 marzo 2010
le mepris
è da sempre il mio film preferito: l'attrice simbolo della nouvelle vague (il periodo in cui decisamente mi sarei sentita più a mio agio!), l'italianità mediterranea, l'archiettura della villa che ho amato al primo sguardo...e quella sensazione che solo una donna può capire!Tutto in questo film rappresenta me!
La donna lucidamente infantile che rifugge l'ipocrisia ma non la normalità: «..io vedevo i suoi difetti e lui vedeva i miei, ma per una trasmutazione misteriosa prodotta dal sentimento d’amore, essi ci apparivano ad entrambi non soltanto perdonabili ma anche amabili..». Asservita con tutto il suo cuore all'amore del marito, scoprirà che questo..nel momento in cui doveva lottare... reagisce con indifferenza apatica. DA qui il suo amore si trasforma irrimediabilmente in disprezzo, sentimento del quale lui resterà prigioniero e di cui lei non riuscirà a liberarsi, portandola all'incomunicabilità totale e al rigetto.
http://www.youtube.com/watch?v=IT7P7ijpAPY
La donna lucidamente infantile che rifugge l'ipocrisia ma non la normalità: «..io vedevo i suoi difetti e lui vedeva i miei, ma per una trasmutazione misteriosa prodotta dal sentimento d’amore, essi ci apparivano ad entrambi non soltanto perdonabili ma anche amabili..». Asservita con tutto il suo cuore all'amore del marito, scoprirà che questo..nel momento in cui doveva lottare... reagisce con indifferenza apatica. DA qui il suo amore si trasforma irrimediabilmente in disprezzo, sentimento del quale lui resterà prigioniero e di cui lei non riuscirà a liberarsi, portandola all'incomunicabilità totale e al rigetto.
http://www.youtube.com/watch?v=IT7P7ijpAPY
si diventa grandi..
Dopo un po' impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un'anima.
E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta
e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto
non con il dolore di un bimbo.
Ed impari a costruire tutte le strade oggi
perché il terreno di domani è troppo incerto
per fare piani. Dopo un po' impari che il sole scotta,
se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte, e che vali davvero.
tra tenere una mano e incatenare un'anima.
E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta
e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto
non con il dolore di un bimbo.
Ed impari a costruire tutte le strade oggi
perché il terreno di domani è troppo incerto
per fare piani. Dopo un po' impari che il sole scotta,
se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte, e che vali davvero.
lunedì 22 febbraio 2010
La société des curiosités
Qui l'ultima trovata di un amico parigino. Se siete di passaggio nella ville lumiere può darsi che andandoci passiate una serata davvero strana.
martedì 16 febbraio 2010
lunedì 15 febbraio 2010
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo... "
"Chi sei?" domandò il piccolo principe, "sei molto carino... "
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono così triste... "
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire "addomesticare"?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
"Che cosa vuol dire "addomesticare"?"
"Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. È molto noioso! Allevano anche delle galline. È il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "addomesticare?"
"È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami...
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo".
"Comincio a capire" disse il piccolo principe. "C'è un fiore... credo che mi abbia addomesticato..."
"È possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra... "
"Oh! non è sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
"Su un altro pianeta?" "Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?" "No".
"Questo mi interessa. E delle galline?"
"No".
"Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe. Ma la volpe ritornò alla sua idea:
"La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano... "
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti siederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino... "
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro,dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore. Ci vogliono i riti".
"Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
"Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangerò".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi... "
"È vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"È certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore ...del grano".
Poi soggiunse: "Và a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto".
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora è per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perchè è lei che ho innaffiata. Perchè è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perchè è lei che ho riparata col paravento. Perchè su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perchè è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perchè è la mia rosa".
E ritornò dalla volpe.
"Addio", disse.
"Addio",...disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripetè il piccolo principe, per ricordarselo.
"È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"È il tempo che ho perduto per la mia rosa... " sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa... "
"Io sono responsabile della mia rosa... " ripetè il piccolo principe per ricordarselo.
Il tuo cuore lo porto con me

IL TUO CUORE LO PORTO CON ME
lo porto nel mio cuore
non me ne divido mai
dove vado io, io lo porto con me
e vieni anche tu, mia amata.
Qualsiasi cosa fatta da me
la fai anche tu, mia cara,
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo perché il mio mondo
più bello, più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo,
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita
che cresce più alto di quanto l’anima spera
e la mente nasconde,
la meraviglia che le stesse separa.
Ma il tuo cuore esiste nel mio".
Edward Cumming
mercoledì 10 febbraio 2010
martedì 9 febbraio 2010
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