lunedì 14 dicembre 2009

Tango il 20 dicembre

TANGO ILLEGAL

Un percorso nel tessuto urbano di Milano una città che spesso ci coglie di sorpresa o che noi cogliamo di sorpresa.
Una città calpestata solamente in movimento, di fretta. Una metropoli studiata e voluta per essere veloce, dinamica e creata da innumerevoli percorsi, tanti quanti sono gli occhi che la guardano o credono di farlo.
Ma viene vissuta e sentita realmente? E se no, perchè?
Una riflessione che vuole sondare lo status quo del rapporto città – cittadino con uno sguardo alla sociologia urbana, nel tentativo quantomeno di chiedersi come mai una città così tanto attraversata non sia minimamente connotata da spazi comuni studiati e voluti per l'aggregazione dei cittadini sotto una qualsiasi delle sue forme, sport, ballo, canto, riflessione o semplicemente come spazi di sosta, cuscinetti tra i miliardi di fili che i cittadini creano con i propri percorsi.
Come si è arrivati ad esempio ad avere un centro storico, che è tra l'altro una delle parti più belle della città, totalmente privo di spazi collettivi e di vita. La parte centrale della città allo stato odierno svolge solamente una funzione commerciale e lavorativa durante il giorno e di notte lascia spazio alla più totale desolazione. Perchè i protagonisti di questa città, ovviamente mi riferisco a coloro che la vivono, non hanno la possibilità di incontrarsi e condividere il proprio tempo nelle strade e nelle piazze del centro?

Il tango come forma di ballo che non solo è un'esplicita volontà di aggregazione ma che è universalmente riconosciuto come un ballo sociale e democratico. Uno dei fulcri della tradizione argentina che da tempo si sta instaurando nella realtà milanese. Moda, casualità o bisogno di contatto umano?
Sicuramente passione per questo ballo meraviglioso e le realtà che esso trascina e non solo.
Uno scorcio su quando, come e dove il tango ha iniziato a prendere piede nella città.
Sulle persone che lo hanno sostenuto e divulgato fin dai primi tempi.
Il tango che appassiona, che fa emergere il carattere nella riappropriazione del proprio ruolo (maschile/femminile), il tango come contatto fra le persone, come bisogno di condividere una passione, come bisogno di aggregazione.

E' un caso che questa realtà tanguera, fatta per l'appunto da contatto fisico e spirituale, da passione e sensualità, si sia diffuso così tanto nella realtà milanese al punto da venir ballato perfino nelle strade e nelle piazze della città, riappropriandosi così, “illegalmente”, di spazi urbani fino ad ora considerati di passaggio e non vissuti?
Milano è in grado o meno di soddisfare la richiesta di spazi pubblici che siano in grado di aggregare chi li vive? Milano viene realmente vissuta o solamente attraversata?
Che cosa spinge alcuni milanesi a riprendersi il proprio tempo e la propria città “illegalmente”, perché è considerato illegale viverla?
L'analisi sviluppata in questo progetto non vuole essere la risposta, al massimo una delle risposte, piuttosto si accontenta di sollevare la questione che è complessa e con molteplici risvolti.

Tango Illegal è un percorso su due livelli comunicanti fra loro per tutta la durata del documentario: la storia e la sociologia urbana di Milano da una parte; il tango, la sua funzione aggregativa e la voglia di vivere la propria città da parte dei tangueros milanesi, dall’altra.

Il progetto verrà strutturato con due interviste principali.
Una per la sociologia urbana, fatta al professor Agostino Petrillo, docente presso il Politecnico di Milano.
L’altra ad Elisabetta Muraca, psicologa e psicoterapeuta a Milano, nonché tanguera e autrice di due libri sul tanto: “Il tango. Sentimento e filosofia di vita” e “ Nell’abbraccio del tango. Il mondo delle Milongas di Buenos Aires.”

Altri intervistati, ovviamente i tangueros di Tango Illegal.
Vedere sito HYPERLINK "http://www.tangoillegal.org" www.tangoillegal.org.

Locations: centro storico, con particolare attenzione a Piazza Affari e Galleria Meravigli, e quartiere Barona. Verranno riprese di giorno e di notte durante un “illegal” e non.

Citazioni da:

“Le città invisibili” di Italo Calvino.

“Il tango. Sentimento e filosofia di vita” e “ Nell’abbraccio del tango. Il mondo delle Milongas di Buenos Aires.” Di Elisabetta Muraca.

I 5 corti sull’urbanistica contemporanea di Giancarlo De Carlo.

Riprese in studio:

Un topo che corre sulla ruota, cambio fuoco dietro, un uomo nudo che corre sulla ruota (installazione di un giovane artista milanese Patrick Tuttofuoco).

Un topo che si perde in un labirinto.

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